Prostata ingrossata: ridurre l'ipertrofia con la Serenoa repens
La prostata è una ghiandola maschile che riveste un ruolo di primo piano poiché produce ed emette il liquido seminale. Soprattutto con l’età si può andare incontro all’ipertrofia prostatica benigna, comunemente definita come prostata ingrossata. I sintomi possono essere piuttosto dolorosi, ma un sollievo può arrivare dalla natura grazie alla Serenoa repens.
Cause e sintomi
La prostata raddoppia le sue dimensioni durante la pubertà, poi si stabilizza e infine dai 25 anni comincia a crescere di nuovo per quasi tutta la vita, ma molto lentamente. Ecco perché con l’avanzare dell’età, soprattutto dai 50 anni in su, il rischio di avere una prostata ingrossata si fa elevato.
L’ingrossamento comporta la compressione dell’uretra che può condurre a diversi disturbi come: minzione frequente, difficoltà nell’inizio della minzione, getto debole o incostante, incontinenza, dolore post coito o minzione, colore e odore inusuale della propria urina. I sintomi dell’ipertrofia creano sia disagio che dolore e la prima cosa da fare nel caso in cui si riconoscano è rivolgersi al proprio medico. Oltre ai classici farmaci da banco, uno dei più quotati rimedi naturali per la prostata ingrossata è la serenoa repens, acquistabile comodamente da casa su www.Rodiola.it.
Serenoa repens: un rimedio antico ed efficace contro la prostata ingrossata
La Serenoa repens (conosciuta anche saw palmetto) è una palma nana tipica del sud-est degli Stati Uniti che svolge una funzione riequilibrante del sistema ormonale. I frutti di questa pianta contengono steroli, acidi grassi liberi, carotenoidi, oli essenziali e polisaccaridi che coniugano un effetto antagonista sugli ormoni sessuali, responsabili della prostata ingrossata, con un’azione antinfiammatoria e diuretica. I benefici più grandi si avranno per quanto riguarda l’alleviarsi dei sintomi più dolorosi e fastidiosi, mentre per l’ingrossamento vero e proprio si dovrà affiancare alla Serenoa repens un altro trattamento.
La Serenoa repens veniva usata anche dai nativi americani per risolvere proprio i problemi legati al sistema urinario e all’apparato riproduttivo. Oggi studi scientifici pubblicati sulla rivista dell’American Medical Association affermano chiaramente l’utilità di questa pianta nella cura dei sintomi dell’ipertrofia prostatica.