Spopola negli ultimi anni la cultura del "monouso": una scelta studiata per rispondere a esigenze igieniche sempre più tutelate dalle nostre normative.
Il prodotto "usa e getta" consente, infatti, di garantire una perfetta igiene alla persona, conferendole la certezza che quello stesso articolo non è stato precedentemente utilizzato da altri.
Il kimono monouso, in particolare, presente ormai in tutti i saloni di bellezza e in molte altre circostanze, ci fa sentire glam anche in fase di "restauro" o di relax. Pratico e bello da vedere.
Ad ognuno il suo Ki-mono-uso
Sebbene il termine "ki-mono" suggerisca una certa unicità in relazione a chi lo indossa, in realtà significa "cosa mettere" e non v’è dubbio che debba essere indossato in tutte le circostanze che lo richiedono; ad esempio, in tutti quei casi in cui è necessario proteggere gli abiti sottostanti o coprire le proprie nudità dagli sguardi indiscreti altrui.
Il Kimono monouso (un esempio qui), nello specifico, rientra tra gli accessori "usa e getta" più utili nel settore dell’estetica. Lo troviamo presente nei saloni di bellezza, SPA, piscine o ambienti sanitari, con una versatilità piuttosto nota.
Nelle parrucchierie in particolare consente di tutelare la pelle, o il vestiario, da macchie persistenti di tintura o acqua ossigenata, che potrebbero procurare allergie o fastidi.
Ha un costo marginale davvero irrisorio, a fronte del prezzo del classico accappatoio, e riserva un grande vantaggio economico anche in termini di acquisto se realizzato in quantità elevate.
Normalmente è composto da un materiale in tessuto, ma lo si può trovare anche in una versione "cartacea" particolarmente resistente, nonchè in svariate classi di colore.
In taglia unica di solito, è una soluzione pratica, comoda e confortevole, che si può trovare in formato mantella o nella classica versione con cinturino in vita.
Meglio l'accappatoio?
Negli esercizi commerciali che lo richiedono, l’acquisto del kimono monouso offre notevoli vantaggi rispetto al classico accappatoio tradizionale.
Anzitutto può essere trasportato senza troppi oneri di peso o spazio, non avendo una texture in spugna che, al contrario del monouso, risulta avere uno spessore molto più ingombrante.
E’ sempre realizzato in materiali piacevoli al tatto, che non comportano un appesantimento della figura o del corpo rendendone poco agevoli i movimenti.
In genere, viene venduto in confezioni a chiusura ermetica per un totale rispetto delle norme igienico-sanitarie e per una perfetta garanzia di igiene alla persona. Morbido, leggero e pratico, può essere trasportato in borsa comodamente e, seppur pensato per un utilizzo unico, a fronte di alcune accortezze può essere anche riutilizzato. Basta non esporlo a fonti di calore o ad ambienti troppo umidi; non metterlo a contatto con acqua eccessivamente calda o fredda; ed evitare l’esposizione ad agenti chimici troppo aggressivi.
Il suo smaltimento può essere certamente agevolato dall'impiego di tessuti riciclabili, spesso utilizzati per la realizzazione di questo prodotto.
E' marketing da indossare
L'impiego del capo monouso si presta ad essere ampiamente utilizzato anche per finalità di marketing. E' stato più volte dimostrato, infatti, che la sovrimpressione di loghi o marchi, in appositi indumenti da far indossare alla clientela realizzi una perfetta sponsorizzazione dell’azienda aumentando notevolmente le vendite.